La fake news di H&M di Pesaro aperto la domenica di Pasqua
La fake news di H&M di Pesaro aperto la domenica di Pasqua
Pasqua, 25 aprile, 1 maggio ed ecco che con 5 giorni di ferie, questo fine aprile si potrà godere di un super ponte di 12 giorni di vacanza, eppure sentimenti diversi confliggono tra loro.
Infatti mentre l’industria del turismo esulta per il giro di affari che verrà a crearsi, ecco che gli operatori del commercio si dividono.
Da un parte i sostenitori del diritto dei consumatori allo shopping e della necessità di una politica di impresa a sostegno del fatturato aziendale e di mantenimento dei livelli occupazionali, dall’altra parte i fautori del diritto alla libertà e alla dignità della persona, inteso come da esplicarsi nelle giornate di festa, quale godimento del riposo, esercizio di tempo libero, diritto di stare in famiglia.
La realtà è che in Italia vige liberalizzazione del mercato, avviata dal Ministro Bersani con il decreto 223 del 2006 e completata dal Governo Monti con il c.d. decreto “Salva Italia”, il 201 del 2011, la quale incontra di fatto un solo temperamento, quello della tradizione culturale cattolica, che riesce ad imporsi sulle ragioni dell’economia il giorno di Pasqua, quando solitamente le serrande vengono abbassate per rialzarsi nei successivi giorni festivi al richiamo del business delle gite primaverili.
E’ di certo in atto un ripensamento da parte della politica, ma questo è ferma al palo.
Infatti il testo di legge gialloverde del 2018, sintesi di diversi progetti legislativi di varia provenienza – e tra questi uno è del Consiglio regionale delle Marche, A.C. 587 -, che allo stato prevede 26 aperture domenicali su 52 e la chiusura dei negozi nelle 12 feste nazionali con 4 deroghe possibili, oltre a diverse eccezioni per i centri storici, gli esercizi di vicinato, le zone turistiche, è ancora in alto mare, in quanto le divisioni correnti tra Lega e M5S hanno costretto il governo a prendere tempo con un nuovo giro di audizioni che procedono assai a rilento.
Ritengo quindi sia una falsa notizia che a Pesaro H&M terrà aperto anche la domenica di Pasqua.
La notizia è falsa non perché non vera, tutt’altro, ma perché si tratta di una verità conforme alla legislazione vigente di uno Stato laico e che come tale non dovrebbe neppure assurgere a notizia.
Può piacere o non piacere, e sappiamo quanto i like influenzino l’imperante populismo da perenne campagna elettorale, ma la libertà di impresa e di concorrenza nei mercati, fermo il rispetto del diritto dei lavoratori a maggiorazioni salariali e riposi compensativi, si impone per l’esigenza di coniugare turismo e commercio e lavoro.
Che senso ha andare in vacanza in assenza di servizi?
Perché allestire una bella vetrina se non per intercettare affari nei momenti di maggiore affluenza di potenziali clienti?
Ragionare di aperture domenicali e lavoro festivo quale conflitto di grande e piccola distribuzione ha davvero un significato quando il mondo della distribuzione è sempre online ad erodere il mercato di ciascuno?
La Costituzione all’art.36 comma 3 certamente riconosce il diritto irrinunciabile del lavoratore al riposo settimanale, ma non impone che esso si consumi di domenica e ciò perchè l’Assemblea costituente volle evitare di costituzionalizzare la domenica e le feste religiose come giorno di riposo collettivo.
Allora prima di legiferare l’ennesima novella sulle aperture degli esercizi commerciali, piuttosto che sorprenderci di un H&M aperto la domenica di Pasqua, ripensiamo e chiariamo a noi stessi i concetti di lavoro e tempo libero al tempo di Amazon.
Porto San Giorgio, FM, li 21/4/19.
Avv. Andrea Agostini